è una tappa che ravvisa nella dignità del Segno ciò che può mettere in relazione i due mondi, “sacri” ognuno per il suo verso, della Maschera e del cosiddetto Handicap.
“Segno come oggetto dei linguisti e degli artisti e “Segno” come evidenza di una privazione, che però può proiettare la Differenza verso la “novità” della Poesia.
Per riflettere su un tale senso del Limite e per situare questa riflessione sul terreno, fertile per il Teatro, di una “solidarietà di percorso” tra l’attore in maschera e l’attore con handicap, l’Arlecchino Errante 1998 propone, a fianco del corso di Commedia dell’Arte, due materie di esercitazione molto concrete: il “Linguaggio dei Segni”, nella versione usata dai non udenti italiani, e la “Danza Negata”, ovvero un percorso originale di riconquista del Segno e del Senso da parte di un corpo e di una memoria “cancellati” da un grave incidente.
Laboratori condotti da: Piera Principe, Marco Coppo, Claudia Contin, Ferruccio Merisi
Comunicazioni di: Cristina Valenti, Enzo Toma, Mirko Artuso, Claudia Contin, Vasco Mirandola
Spettacoli ed eventi con: Danio Manfredini, Attori & Cantori, Claudia Contin, Ferruccio Merisi, Alessandra Cusinato, Muk-Teatro del Silenzio, Laboratorio Ipazia di Bergamo, Il Profano Ordine della Maschera