Arlecchino Errante 2023


Anno XXVII – RETHINK

Se si scattasse un’istantanea dell’Arlecchino Errante ne otterremmo un’immagine vivida di un festival del teatro indipendente, d’avanguardia ma aperto a tutti. Una rassegna libera e autenticamente anticonvenzionale come il suo creatore, l’amico Ferruccio Merisi.
Una manifestazione capace di unire l’apertura a tutti – tramite il teatro e gli spettacoli di strada che contaminano la città – a laboratori e workshop per appassionati, giovani talenti, attori e registi da tutto il mondo. In un unico cartellone la vocazione internazionale si accompagna a quella locale; le proposte artistiche lungo le piazze e i
luoghi cittadini, dedicate ai 0-99 anni, si mescolano con la vocazione alla sperimentazione e all’esplorazione, nella consapevolezza che i due piani, quello “alto” e quello “pop” possono sposarsi e vivere assieme felici e contenti. Dieci giorni che prevedono anche il teatro-handicap, l’illusionismo, la musica. E molto altro.
Tutto legato dal tema di quest’anno – intelligente e azzeccato – quello di “ripensare”. Si, c’è bisogno di ripensare ai luoghi comuni e alle mode culturali, ai pensieri unici e comodi.
E l’Arlecchino Errante, tramite l’espressione teatrale, lo fa egregiamente e senza paura da 27 anni.

Alberto Parigi
Assessore alla Cultura e Grandi Eventi
Comune di Pordenone

2023

Un Festival che è un Meeting significa una Festa che è un Riunirsi. Ritmo e colori, sorrisi e strette di mano, fisicamente e idealmente.
La sua competenza è l’arte dell’attore, cioè la qualità del mestiere di chi sa commuovere con la recitazione.
Ma non si pensi che ne parliamo astrusamente e tecnicisticamente. Semplicemente ne offriamo degli esempi, concreti, evidenti e tangibili. Come degustazioni di eccellenza. Non c’è altro da dire. Non serve. Quando il
miracolo della commozione avviene, sia esso comico o drammatico, si crea immediatamente una comunità, ed è una fortuna esserne spettatori, e potersela portare a casa. È come portarsi a casa dei semi felici.
Prima o poi germoglieranno. La sensazione di comunità è contagiosa. Ci verrà voglia di ricrearla anche fuori dal teatro, alla prima occasione o necessità. Ci verrà voglia di non rinunciare mai a sperare, anche quando i tempi sembrano duri.
Gli attori di quest’anno li abbiamo riuniti sotto il segno del “ripensare”… “Rethink”, per parlare realisticamente la stessa lingua per tutti. Vengono dalla Spagna, dalla Polonia, dalla Slovenia, dalla Catalogna, e dall’Italia del sud, del centro e del nord. Qualcuno ripensa i suoi patrimoni culturali e li trasforma in incredibile innovazione; qualcuno riesce a farlo in modo superlativo con i patrimoni culturali di altri; qualcuno ripensa e ri-interroga i miti per abbattere i demoni che non vogliono arrendersi; qualcuno ripensa al proprio personale disagio, o ai dolori della cronaca quotidiana, e li trasforma in una catarsi per tutti; qualcuno semplicemente (si fa per dire) ripensa il suo mestiere di clown o di giullare, e trova nuove e più attuali vie di felicità per sé e per il pubblico.
Se poi tutti questi ri-pensieri felici e commoventi producono anche una base per un teatro sempre migliore e più attuale ben venga! A caval donato… Intanto l’Arlecchino comunque utilizzerà queste meravigliose energie del ripensare per ri-partire allegro, anche la prossima volta, con il suo inestinguibile Errare …

Ferruccio Merisi
Direttore Artistico
per l’Arlecchino Errante / Scuola Sperimentale dell’Attore

 

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