
Bolle per adulti / Fabio Saccomani
Spettacolo comico-satirico e multidisciplinare: chitarra, fuoco, lancio di coltelli, bolle di sapone
Per tutto il giorno prima dello spettacolo,
e anche a sorpresa nel pomeriggio successivo: apparizioni on the road
di e con: Fabio Saccomani
regia di: Peter Weyel
Biglietto unico € 1
Bolle per Adulti è uno spettacolo di satira politica globale e bolle di sapone (in fondo “globi” anch’esse). Colonialismo, vendita di armi, sfruttamento e potere sono i temi affrontati; ma sono declinati in modo molto comico, caustico e irriverente.
Il tono e il motivo dello spettacolo sono quelli della grande tradizione di satira performativa e grottesca dei giullari: una costante interazione provocatoria e tagliente, dove vengono messi in evidenza contraddizioni e tabù, e dove i volontari (sempre adulti) vengono addirittura spogliati e messi al rogo (spesso sopravvivendo).
Anche il pubblico viene letteralmente infuocato da uno spettacolo originale e coinvolgente, dove si la satira di base si mescola con fantasismi di alta scuola. Per quanto interprete di testi e azioni satirici anche “duri”, Fabio Saccomani è un personaggio dolce, colto e simpatico, che viene subito captato dal pubblico come una figura incapace di fare alcun male.
Forbito ed elegante, il suo linguaggio non è mai volgare, e gioca sempre su vari livelli di comprensione, così da essere fruibile e divertente al contempo per il pubblico adulto e per i bambini.
FABIO SACCOMANI
Dopo la laurea magistrale e l’apertura di una libreria scientifica, il bellissimo Fabio Saccomani, come si definisce lui stesso, lavorava come stimato consulente. Tutto sembrava perfetto, ma una vita così serena non si accordava, come succede a tanti, con i suoi insorgenti numerosi problemi psicologici… Perciò nel 2014 ha deciso di lasciare tutto e fare l’artista. La sua prima e più importante scuola è stata la strada, dove ha affinato la sua naturale predisposizione all’interazione e allo spettacolo. Si è avvalso poi degli insegnamenti di molti eccellenti formatori, tra cui Domenico Lannutti, Rita Pelusio, Jean Meningué, Peter Weyel, Renzo Lovisolo, Leo Bassi. Ha una spiccata vocazione verso lo spettacolo parlato e interattivo, con una modalità provocatoria e sagace, basato su effetti spettacolari che provengono dalle tecniche più svariate, o anche da nessuna… Padroneggia strumenti “non omologati” (dal lancio dei coltelli alla chitarra) e riesce con essi ad istituire un fiducioso rapporto di base con il pubblico. Si definisce un continuatore della tradizione giullaresca. Non un circense che porta in strada delle tecniche, ma un giullare, ovvero qualcuno che porta la cultura “alta” a livello popolare e nel farlo mette in ridicolo pregiudizi e poteri. In questo senso i suoi spettacoli hanno qualcosa che sovverte e scuote, qualcosa di fortemente civile, anche se non necessariamente conciliante. Lavora in strada e in piazza, come in teatro e in saloni non convenzionali. I suoi ultimi lavori sono tutti di carattere satirico e di tecnica multidisciplinare.