“Più Vero del Vero”, ovvero l’attore come macchina, o sistema di regole, capace di andare al di la della verità apparente, oltre le maschere umane dei tempi, alla ricerca sempre più profonda della Umanità autentica e universale. Attorno a questo tema “L’Arlecchino Errante” ha convocato artisti e spettacoli, studiosi e maestri d’arte, molti dei quali provenienti dall’estero.
Il programma si snoda nel gioco di due polarità apparentemente opposte e contrarie, e per questo in fertile attrazione tra loro: l’interiorità e l’azione immediata, la psicologia cosciente e la marionetta ad espressione neutra. Attorno ad esse tutta una gamma diversificata di proposte e suggestioni, con il denominatore comune della qualità e della emozione.