Masterclass 2019

La Nuova Commedia dell’Arte

XXIII Master Internazionale

1 – 22 settembre 2019

Genio e Regolatezza / Genius and Regularity

con / with

Ferruccio Merisi

e con / and with

Lucia Zaghet, Felix Muniz, Giulia Colussi, Daria Sadovskaia, Claudia Zamboni

masterclass speciali con / special masterclass with

Claudia Contin Arlecchino, Vincent de Lavenere, Compagnia Baccalà, Maurizio Stammati, Arawake Teatro, Teatro Tascabile di Bergamo

La Nuova Commedia dell’Arte è una ricostruzione molto particolare del mitico linguaggio scenico del Teatro Italiano delle Maschere.

La base portante di questa ricostruzione è una concezione artistica e contemporanea delle forme del corpo: non illustrative, non quotidiane, e invece luogo di scoperta di nuovi pensieri e di nuovi punti di vista sulla realtà. L’aspetto figurativo dei caratteri della Nuova Commedia dell’Arte si ancora sulla corrispondenza profonda e pre-espressiva tra movimento plastico e qualità della relazione con il mondo e con la vita: una scoperta semplice e fondamentale che dobbiamo al Maestro Claudia Contin Arlecchino. Il corpo di ogni personaggio è una macchina/maschera sensibile. L’attore deve coltivare con costanza questa maschera sensibile, come si fa con uno strumento musicale, alla ricerca di una nuova coscienza e di una nuova creatività.

L’esperienza che proponiamo, dalla costruzione delle maschere del corpo alla creazione scenica, si chiama Master, perché è una specializzazione; una acquisizione di tecnica artistica aumentata, utile ai diversi linguaggi di elezione di ogni partecipante: prosa, recitazione, danza, poesia, musica, architettura, pittura ecc. Infatti, in questa prospettiva, sono “maschere”, ovvero spostamenti, artifici, da ascoltare e ri-conquistare, tutte le forme di ambito artistico (ovvero non quotidiano): melodie, testi, coreografie, ritmi, schemi pittorici e fotografici, volumi e vettori architettonici, protesi ecc.

The New Commedia dell’Arte is a very particular reconstruction of the mythical scenic language of the Italian Theater of the Masks.

The backbone of this reconstruction is an artistic and contemporary conception of body shapes: not illustrative, not daily, and instead a place for discovering new thoughts and new points of view on reality. The figurative aspect of the characters of the Commedia dell’Arte rests on the profound correspondence between plastic movement and the quality of the relationship with the world and with life: a simple but fundamental discovery that we owe to the Master Claudia Contin Arlecchino. Each character’s body is a sensitive machine / mask. The actor must constantly cultivate this sensitive mask, as is done with a musical instrument, in search of a new consciousness and a new creativity.

In this perspective they are “masks”, or shifts, or artifices, to listen to and re-conquer, all forms of artistic type: melodies, texts, choreographies, rhythms, pictorial and photographic patterns, architectural volumes and vectors, prostheses, etc. The experience we propose is called Master, because it is a specialization; an acquisition of increased artistic technique, whatever the student’s language of choice: prose, acting, dance, poetry, music, architecture, painting, etc.