ANDREA COSENTINO
“Non Fingere di Non Fingere” –
OPENWORKSHOP
di Carlo Costantino
Un workshop intenso e coinvolgente, quello condotto da Andrea Cosentino il giorno successivo al suo spettacolo “Rimbambimenti”.
L’esordio ha visto i partecipanti (una dozzina, numero ideale) cimentarsi con l’idea della maschera, uno strumento spesso usato in teatro con diversi scopi, tra i quali quello, ci spiega Andrea, di creare una distanza tra l’attore e il personaggio, distanza che permette di sviluppare il “gioco”: la maschera è “altro” da te, e sei dunque tu a doverle dare vita.
Per il clown, la maschera è il suo “naso rosso” (che puntualmente il conduttore distribuisce ad ognuno di noi), che rappresenta, e ci permette di scoprire, il nostro lato ridicolo, con il quale, se vogliamo avviare un certo percorso, siamo chiamati a venire a patti.
Fatte queste premesse, partono le improvvisazioni, a gruppi di 2, 3, 5 elementi che, una volta indossato il naso, si trasformano in ricercatori danesi, trafficanti della mafia russa, astronauti in difficoltà o adolescenti invitati alla loro prima festa. Ogni pretesto è buono per imparare ad entrare e ad uscire “a comando” dal personaggio, acquisire consapevolezza di ciò che si sta facendo e accogliere il proprio spirito esibizionistico, per non renderlo prioritario nella propria azione teatrale.
In fondo, il clown è un “cretino ottimista” e, forse, vale la pena mantenerne vivo un pezzetto dentro di noi…